domenica 11 settembre 2011

Respect

Io mi domando perché un buon numero di dvd che si possono prendere in prestito in mediateca siano così rovinati e graffiati da risultare in alcuni casi illegibili o difettosi [tipo che magari ad un quarto d'ora dalla fine il film si incarta]. Eppure si tratta di titoli come Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, o di opere di registi come Woody Allen, Kieslowski, Truffaut, che presuppongono un utente di un certo tipo...ma ci vuole così tanto a trattare con un po' di attenzione una cosa che è di tutti?

mercoledì 7 settembre 2011

There Is an End

Facendo violenza alla mia indole, oggi ho rotto - credo definitivamente - con una persona. Le ho scritto una mail che era chiaramente un punto di non ritorno, e quello che ne è seguito è stata solo la naturale conseguenza delle premesse. E tuttavia tutto questo mi fa strano, perché io sono sempre stato per la conciliazione, la mediazione, e mi fa soffrire l'idea di troncare in questa maniera con qualcuno. Essere arrivati a questo punto mi intristisce, perché suona per certi versi una sconfitta. Insomma, se non lo si fosse capito, sono deluso, e molto. Mi consola il pensiero che è stato un passaggio doloroso ma necessario per stare bene e provare a recuperare quel minimo di serenità di cui ho bisogno. Viene il momento in cui si devono fare delle scelte anche dolorose e di cui faresti volentieri a meno. Ma vanno fatte.

martedì 6 settembre 2011

Che la festa cominci

Che la festa cominci, il mio primo romanzo di Ammaniti, è una feroce satira dell'Italia contemporanea: due vicende, due mondi paralleli e speculari che finiscono per convergere, scontrarsi, fondersi. Da un lato, la provincia annoiata e grottesca, dove Saverio Moneta detto Mantos, commesso di un mobilificio dal nome altisonante [Mastri d'Ascia Tirolesi] cerca una sublimazione alle proprie frustrazioni esistenziali - lavorative e coniugali - nel satanismo, con risultati a dir poco tragicomici [spassosissima la caratterizzazione delle Belve di Abaddon]. Dall'altro, il mondo dei vip dello spettacolo, dello sport e della politica a cui Fabrizio Ciba, giovane scrittore vanesio, egocentrico e presenzialista, guarda non con il distacco critico dell'intellettuale scomodo che crede di essere, bensì con l'entusiastica partecipazione di chi vi si trova perfettamente a suo agio [conduce un programma in tv, sfoga la propria frustrazione creativa in facili conquiste sessuali].
La megafesta che un palazzinaro organizzerà nel cuore di Roma, a Villa Ada, fornirà il pretesto a questi mondi di incontrarsi, sfiorarsi, mettersi alla prova, e collassare. Si ride, ma con amarezza.

lunedì 5 settembre 2011

Harry a pezzi

Quando - in seguito ad una cocente delusione - casca il mondo, casca la Terra, e tutto sembra perduto e inutile, c'è una sola cosa da fare: rialzarsi. O quantomeno provare a farlo, prima di tutto per rispetto di se stessi.
"Per quanto grande il numero dei cieli che ci sono crollati sulla testa, dobbiamo pur vivere" lo dice David Herbert Lawrence giusto all'inizio de L'amante di Lady Chatterley. Perché niente è cambiato anche se tutto è diverso.